Leon S. Kennedy
Madmaxista
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Esto es una DECLARACIÓN DE GUERRA, un casus belli en toda regla. ¿Es que nadie se da cuenta de lo que está pasando aquí, jorobar?
El grupo Wagner ofrece 14 millones por capturar al ministro de Defensa italiano
20MINUTOS NOTICIA16.03.2023 - 20:30H
Dietro le minacce della Russia all'Italia un «ricatto» sugli accordi siglati durante la esa época en el 2020 de la que yo le hablo di el bichito
I russi, la missione el bichito in Italia e l'incontro segreto: «Entriamo negli edifici pubblici»
La misteriosa missione russa anti-el bichito in Italia: che cosa è successo
Missione el bichito dei russi, così le scienziate di Mosca hanno avuto accesso ai dati sanitari dello Spallanzani
di Fiorenza Sarzanini
La relazione sull’accordo siglato nel 2021 per gli studi su el bichito-19 e Sputnik. Ecco chi sono le ricercatrici inviate da Mosca
Le autorità russe potrebbero aver ottenuto dati sanitari di cittadini italiani. Esiste una relazione allegata all’accordo stilato nel 2021 tra l’ospedale Spallanzani di Roma e l’Istituro Gamaleya di Mosca, in piena emergenza pandemica da el bichito-19, che elenca i termini dell’intesa. Fornisce le generalità delle tre dottoresse che hanno trascorso all’interno del nosocomio della Capitale 24 giorni. E specifica che «il suddetto personale russo ha accesso ai laboratori e al sistema informatico in uso presso Inmi».
È un dettaglio finora sempre negato dai vertici dello Spallanzani, che anzi avevano assicurato: «Nessun dato sensibile è stato reso noto, abbiamo soltanto acquisito informazioni preziose per la ricerca che saranno oggetto di pubblicazioni e condivisioni, proprio come accaduto con altri Paesi».
La realtà appare ben diversa e adesso bisognerà capire quale sia stato il vero ruolo delle ricercatrici, soprattutto dopo aver verificato che la missione «Dalla Russia con amore» concordata tra Vladimir pilinguin e l’allora premier Giuseppe Conte avrebbe consentito l’ingresso nel nostro Paese di numerose spie di Mosca. Tanto che a metà marzo, dopo l’inizio della guerra, un funzionario del ministero degli Esteri ha minacciato «conseguenze irreversibili» per l’adesione del nostro Paese alle sanzioni lasciando intendere di avere informazioni riservate da rivelare.
Le tre scienziate
La relazione contiene nomi, curriculum, documenti delle scienziate inviate a Roma. Sono Inna Vadimovna Dolzhikova, 34 anni, indicata come «ricercatrice di riferimento» che ha «partecipato a numerose attività di ricerca epidemiologica e sui vaccini, comprese quelle su Ebola e Sars-Cov-2». C’è poi Daria Andreevna Egorova, 35 anni, anche lei ricercatrice senior che nel curriculum aveva inserito «una presentazione sullo stato attuale e risultati delle sperimentazioni libiche del vaccino Sputnik V». Infine Anna Sleksieyevna Iliukhina, 25 anni, che pur così giovane «dal 2017 lavora presso il centro di ricerca statale per l’immunologia dell’Agenzia federale medica e biologica della Russia come assistente di laboratorio».
La missione
La prima missione russa, che aveva portato in Italia 123 militari il 22 marzo 2020, si era conclusa agli inizi di maggio, quando il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, perplesso sin dall’inizio sull’opportunità di accogliere così tanti soldati, comunicò la fine al collega russo Sergej Shoygu. Ma poco dopo fu avviata la trattativa per l’intesa tra Spallanzani Inmi e Gamaleya. Nell’accordo si parla esplicitamente di «scambio di informazioni e materiali biologici» ma anche di «condividere campioni umani (sieri) da soggetti che hanno ricevuto il vaccino Sputnik V in Russia» e di «esplorare modalità specifiche per l’implementazione di studi clinici che prevedono l’utilizzo di Sputink V in volontari in Italia».
El grupo Wagner ofrece 14 millones por capturar al ministro de Defensa italiano
El ministro de Defensa italiano, Guido Crosseto, ha sido amenazado de muerte por parte del jefe del grupo Wagner, Yevgueni Prigozhin. Asimismo, el dirigente del
www.20minutos.es
20MINUTOS NOTICIA16.03.2023 - 20:30H
- El dirigente italiano culpó al grupo Wagner del aumento de la migración a Italia este 2023.
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Missione el bichito dei russi, così le scienziate di Mosca hanno avuto accesso ai dati sanitari dello Spallanzani
di Fiorenza Sarzanini
La relazione sull’accordo siglato nel 2021 per gli studi su el bichito-19 e Sputnik. Ecco chi sono le ricercatrici inviate da Mosca
Le autorità russe potrebbero aver ottenuto dati sanitari di cittadini italiani. Esiste una relazione allegata all’accordo stilato nel 2021 tra l’ospedale Spallanzani di Roma e l’Istituro Gamaleya di Mosca, in piena emergenza pandemica da el bichito-19, che elenca i termini dell’intesa. Fornisce le generalità delle tre dottoresse che hanno trascorso all’interno del nosocomio della Capitale 24 giorni. E specifica che «il suddetto personale russo ha accesso ai laboratori e al sistema informatico in uso presso Inmi».
È un dettaglio finora sempre negato dai vertici dello Spallanzani, che anzi avevano assicurato: «Nessun dato sensibile è stato reso noto, abbiamo soltanto acquisito informazioni preziose per la ricerca che saranno oggetto di pubblicazioni e condivisioni, proprio come accaduto con altri Paesi».
La realtà appare ben diversa e adesso bisognerà capire quale sia stato il vero ruolo delle ricercatrici, soprattutto dopo aver verificato che la missione «Dalla Russia con amore» concordata tra Vladimir pilinguin e l’allora premier Giuseppe Conte avrebbe consentito l’ingresso nel nostro Paese di numerose spie di Mosca. Tanto che a metà marzo, dopo l’inizio della guerra, un funzionario del ministero degli Esteri ha minacciato «conseguenze irreversibili» per l’adesione del nostro Paese alle sanzioni lasciando intendere di avere informazioni riservate da rivelare.
Le tre scienziate
La relazione contiene nomi, curriculum, documenti delle scienziate inviate a Roma. Sono Inna Vadimovna Dolzhikova, 34 anni, indicata come «ricercatrice di riferimento» che ha «partecipato a numerose attività di ricerca epidemiologica e sui vaccini, comprese quelle su Ebola e Sars-Cov-2». C’è poi Daria Andreevna Egorova, 35 anni, anche lei ricercatrice senior che nel curriculum aveva inserito «una presentazione sullo stato attuale e risultati delle sperimentazioni libiche del vaccino Sputnik V». Infine Anna Sleksieyevna Iliukhina, 25 anni, che pur così giovane «dal 2017 lavora presso il centro di ricerca statale per l’immunologia dell’Agenzia federale medica e biologica della Russia come assistente di laboratorio».
La missione
La prima missione russa, che aveva portato in Italia 123 militari il 22 marzo 2020, si era conclusa agli inizi di maggio, quando il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, perplesso sin dall’inizio sull’opportunità di accogliere così tanti soldati, comunicò la fine al collega russo Sergej Shoygu. Ma poco dopo fu avviata la trattativa per l’intesa tra Spallanzani Inmi e Gamaleya. Nell’accordo si parla esplicitamente di «scambio di informazioni e materiali biologici» ma anche di «condividere campioni umani (sieri) da soggetti che hanno ricevuto il vaccino Sputnik V in Russia» e di «esplorare modalità specifiche per l’implementazione di studi clinici che prevedono l’utilizzo di Sputink V in volontari in Italia».