Gurriato
Guest
Una Costituzione rappresenta i principi e i valori fondamentali di uno
stato, è il fondamento che dovrebbe tutelarne il carattere e la storia per
lunghissimi periodi di tempo. La Costituzione americana è in vigore da 200
anni, ma nessuno dei partiti che si sono alternati al potere si è mai
permesso di scalfirla minimamente. E la prima cosa che fece il lecacazzi
doddero infelice Zapatero, un presidente della Spagna retrocesso a funzione
di notaio, dopo la sua presa di potere fu di smantellarla con una riduzione
dei diritti democratici attivi dei cittadini spagnoli. Quel cazzone non sa
il davanti dal dietro. Quel vaffanculo d'un presidente!!!
Questa riforma nasce dal ricatto fatto ad un governo vacillante e perduto
fra le gambe da una minoranza politica localista, secessionista,
fondamentalmente ostile ai valori democratici e agli interessi spagnoli e
che non si riconosce in nessuno dei principi della carta magna spagnola.
E questo quando oggi uno stato di necessità economica imporrebbe la
contrazione degli enti inutili e non la moltiplicazione e l'invenzione di
nuove forme parassitarie che si aggiungerebbero alla pletora di quelle già
esistenti. Proprio oggi la Germania rimette in discussione il proprio
sistema federale, perchè troppo costoso.
Non esiste in tutta l'Europa nessun paese che abbia, non dico fatto, ma mai
pensato un sistema simile. Quattro 'saggi ' in una baita a mangiar butifarra
hanno prodotto questo mostro giuridico! Pasqual Maragall, un ruffiano
fetente; l'ignoto ai più Joan Saura; l'esagitato fascista rottinculo Joan
Puigcercós ; l'energumeno e scomposto bufone Carod Rovira, le cui doti di
giurista vivamente vi raccomando. Insomma 4 costituzionalisti doc. Sono loro
i padri questa riforma che scempierà il paese ( a.k.a, "La Resta de
l'Estat"). La Costituzione della butifarra per tutti gli spagnoli!!!
Il PSOE ha seguito con un pecorismo opportunistico queste svolte regressive.
Sono stanco di questa merda, tutto questo mostra una pesante deriva
totalitaria. Mi preoccupa l'idea di un potere tribale catalano assoluto,
della cultureta catalana al potere, di uno stato aziendalista. Si torna a un
a Spagna di feudi e feudatari, dove fondi catalani e regioni a governo
mafioso si fronteggeranno. E tutto questo prodotto da un governo senza
consenso, che occupa abusivamente il potere ricattato da una fazione
minoritaria e barbara che pretende di imporsi a tutti per segnare con
arroganza il nostro destino.
Non questo volevamo. Volevamo una democrazia parlamentare, una democrazia
partecipata, una democrazia che desse pari opportunità a tutti e che
realizzasse la parità di tutti davanti alla legge! Volevamo un paese civile,
non questa dittatura etnica sporca.
Consapevole della debolezza del governo Zapatero, il popolo spagnolo
decise di denunciare l'accordo fra socialisti e nancyonalisti catalani
mettendo l'accento sui privilegi economici concessi dal PSOE alla Catalogna,
chiavando il pandero dei cittadinii castiglianofoni con l'affermazione che la
lingua catalana avrebbe ottenuto nuovi privilegi. Gli catalanoparlanti
dogmatici formano da sempre un gruppo di primati pieni di sospetti nei
confronti delle lingue "straniere", e soprattutto di quelle che sono
sopravvissute alla concorrenza dello catalano nei limiti della Catalogna.
Alle loro orecchie il castigliano suona come lo sfregamento delle lame di un
tosaerba intento a castrare il miembro viril linguistico della Catalogna.
Come una specie di incubo per il pensiero unico, per la cultureta unica, per
la veritá unica, per il gendarme linguistico, abbiamo visto, in questi
ultimi tempi, emergere nuovamente la figura del boicottaggio come segno di
insubordinazione, di ribellione, contro la Santa Inquisizione
dell'integralismo catalano. Non come il istrumento delle rivoluzioni
inutili, ma come simbolo del diritto di dire "no!"
Ci auguriamo che la gente di coscienza e prenda una decisione etica e jovenlandesale
nel non acquistare i loro prodotti.
GAMBA DI LEGNO
stato, è il fondamento che dovrebbe tutelarne il carattere e la storia per
lunghissimi periodi di tempo. La Costituzione americana è in vigore da 200
anni, ma nessuno dei partiti che si sono alternati al potere si è mai
permesso di scalfirla minimamente. E la prima cosa che fece il lecacazzi
doddero infelice Zapatero, un presidente della Spagna retrocesso a funzione
di notaio, dopo la sua presa di potere fu di smantellarla con una riduzione
dei diritti democratici attivi dei cittadini spagnoli. Quel cazzone non sa
il davanti dal dietro. Quel vaffanculo d'un presidente!!!
Questa riforma nasce dal ricatto fatto ad un governo vacillante e perduto
fra le gambe da una minoranza politica localista, secessionista,
fondamentalmente ostile ai valori democratici e agli interessi spagnoli e
che non si riconosce in nessuno dei principi della carta magna spagnola.
E questo quando oggi uno stato di necessità economica imporrebbe la
contrazione degli enti inutili e non la moltiplicazione e l'invenzione di
nuove forme parassitarie che si aggiungerebbero alla pletora di quelle già
esistenti. Proprio oggi la Germania rimette in discussione il proprio
sistema federale, perchè troppo costoso.
Non esiste in tutta l'Europa nessun paese che abbia, non dico fatto, ma mai
pensato un sistema simile. Quattro 'saggi ' in una baita a mangiar butifarra
hanno prodotto questo mostro giuridico! Pasqual Maragall, un ruffiano
fetente; l'ignoto ai più Joan Saura; l'esagitato fascista rottinculo Joan
Puigcercós ; l'energumeno e scomposto bufone Carod Rovira, le cui doti di
giurista vivamente vi raccomando. Insomma 4 costituzionalisti doc. Sono loro
i padri questa riforma che scempierà il paese ( a.k.a, "La Resta de
l'Estat"). La Costituzione della butifarra per tutti gli spagnoli!!!
Il PSOE ha seguito con un pecorismo opportunistico queste svolte regressive.
Sono stanco di questa merda, tutto questo mostra una pesante deriva
totalitaria. Mi preoccupa l'idea di un potere tribale catalano assoluto,
della cultureta catalana al potere, di uno stato aziendalista. Si torna a un
a Spagna di feudi e feudatari, dove fondi catalani e regioni a governo
mafioso si fronteggeranno. E tutto questo prodotto da un governo senza
consenso, che occupa abusivamente il potere ricattato da una fazione
minoritaria e barbara che pretende di imporsi a tutti per segnare con
arroganza il nostro destino.
Non questo volevamo. Volevamo una democrazia parlamentare, una democrazia
partecipata, una democrazia che desse pari opportunità a tutti e che
realizzasse la parità di tutti davanti alla legge! Volevamo un paese civile,
non questa dittatura etnica sporca.
Consapevole della debolezza del governo Zapatero, il popolo spagnolo
decise di denunciare l'accordo fra socialisti e nancyonalisti catalani
mettendo l'accento sui privilegi economici concessi dal PSOE alla Catalogna,
chiavando il pandero dei cittadinii castiglianofoni con l'affermazione che la
lingua catalana avrebbe ottenuto nuovi privilegi. Gli catalanoparlanti
dogmatici formano da sempre un gruppo di primati pieni di sospetti nei
confronti delle lingue "straniere", e soprattutto di quelle che sono
sopravvissute alla concorrenza dello catalano nei limiti della Catalogna.
Alle loro orecchie il castigliano suona come lo sfregamento delle lame di un
tosaerba intento a castrare il miembro viril linguistico della Catalogna.
Come una specie di incubo per il pensiero unico, per la cultureta unica, per
la veritá unica, per il gendarme linguistico, abbiamo visto, in questi
ultimi tempi, emergere nuovamente la figura del boicottaggio come segno di
insubordinazione, di ribellione, contro la Santa Inquisizione
dell'integralismo catalano. Non come il istrumento delle rivoluzioni
inutili, ma come simbolo del diritto di dire "no!"
Ci auguriamo che la gente di coscienza e prenda una decisione etica e jovenlandesale
nel non acquistare i loro prodotti.
GAMBA DI LEGNO